Finanziamento allevamenti

Un secondo finanziamento previsto è per gli allevamenti di mucche o di maiali. L'iter è identico a quello previsto per il bando delle fornaci, con la sola differenza che la città di Venezia finanzia il 100% del costo della licenza (escluso quindi il cibo per le bestie o gli arnesi necessari per la mungitura e la macellazione), a patto che metà del ricavato dell'allevamento (carne e letame nel caso dei maiali; carne, letame, latte e cuoio nel caso delle mucche) vada donata alla Serenissima. Faccio notare che a fronte di una spesa di circa 200 denari (100 per la licenza, 100 circa per il cibo e gli arnesi) si ha un ricavato minimo di tre volte tanto.
Ad esempio, al termine di un allevamento di mucche si ricavano 90 brocche di latte, 105 pezzi di letame, 35 pezzi di carne e 30 pezzi di cuoio. Considerando che il latte si vende a minimo 2 denari al pezzo, il letame a 0,50, la carne a 6 e il cuoio a 7 si ha un ricavato totale di 652,5 denari. Anche donando metà alla Serenissima, a fronte di una spesa di 100 si ha un ricavato di 326,5 denari.

Lo stesso vale per i maiali, stesso ricavo circa. L'unica differenza è che per i maiali bisogna recarsi a Milano, distanti più di due ore da Venezia. Aggiungo che non servono autorizzazioni da parte del Ducato, visto che ho stretto un accordo con il vassallo Nunzio Borgia. Basta semplicemente recarsi la e acquistare l'allevamento.
Invece per quanto riguarda le mucche la distanza è davvero minima, dato che Aquileia confina con Venezia.